Luigi Ranzato nasce a Vicenza nel 1922. Figlio di Angelo Ranzato e di Maria Antonia Rossetto, cresce in un ambiente familiare modesto ma improntato al valore del lavoro e dell'onestà.
Sebbene il padre desiderasse per lui un futuro negli studi, Luigi preferisce il richiamo della vita indipendente e inizia a lavorare fin da giovane. Dopo alcune esperienze saltuarie, nel 1938 viene assunto come apprendista presso il negozio di abbigliamento Mattiello, in Corso Principe Umberto.
Nel 1941 ottiene la qualifica di Aiuto Commesso presso il negozio di Gino Folco in Piazzetta Palladio.
Chiamato alle armi nel 1942, viene assegnato alla Regia Aeronautica grazie alla qualifica di elettricista conseguita nei Corsi Premilitari di Specializzazione. L’8 settembre 1943 Luigi si trovava all'aeroporto di Firenze Peretola, sede alla quale era stato assegnato dopo il corso frequentato a Roma che gli aveva fatto conseguire il grado di Aviere Scelto addetto alle fotoelettriche.
Rimasto privo di direttive, riesce a sfuggire alla cattura tedesca e, dopo un avventuroso viaggio, ritorna a Vicenza "ottenuta una maglia e dei pantaloni civili e buttata la divisa, in modo avventuroso ed in parte in treno merci ed in parte in treno passeggeri, qui figurando come nipote di una donna diretta a Padova, giunse a Padova dove viveva la sorella maggiore Giulia. Da qui a Vicenza viaggiò con regolare biglietto e ben vestito" (dal libro "Ralgi di Ranzato", disponibile su Amazon). Qui sopravvive con lavori occasionali finché, nel 1946, riprende il suo impiego al negozio Folco, dove affina le sue competenze nel commercio di tessuti.
Nel 1951 sposa Wladimira Pegoraro, con cui condivide la passione per il lavoro e la dedizione alla famiglia.
Nel 1957, grazie al supporto di Pietro Guzzonato e Ida Calmante Cocco, apre il proprio negozio di camicie nella nuova Galleria del Corso a Vicenza.
Mira, sua moglie, lo affianca nell'attività fino alla sua prematura scomparsa il 6 aprile 1983.
Luigi muore a Vicenza il 25 aprile 1998 e lascia un'eredità di dedizione, professionalità e spirito imprenditoriale, valori che il figlio Paolo continuerà a portare avanti nella gestione del negozio Ralgi.
Wladimira Pegoraro nasce a Vicenza il 6 aprile 1924 primogenita di Giovanni Pegoraro e Maria Marcon. Il suo nome insolito riflette la fede socialista del padre, reduce della Prima Guerra Mondiale, e insignito della Croce di Guerra al Valore.
La morte prematura del padre, quando Mira ha solo dieci anni, la costringe a diventare il pilastro della famiglia. Nonostante il desiderio di proseguire gli studi, inizia a lavorare giovanissima per contribuire al sostentamento dei fratelli.
Lavora presso la Legatoria Olivotto, poi nel negozio di ottica e tipografia Raschi e infine alla Tipografia Palladio.
Nel 1940-41 conosce Luigi Ranzato, con cui si sposerà solo nel 1951, a causa delle difficoltà economiche e familiari del dopoguerra.
Nel 1956 nasce il loro unico figlio, Paolo.
Dal 1957 affianca il marito nella gestione del negozio di camicie Ralgi.
Mira è una donna determinata e generosa, sempre pronta a sostenere la famiglia e l'attività commerciale. Mira muore prematuramente il 6 aprile 1983
Paolo Ranzato nasce nel 1956, unico figlio di Luigi Ranzato e Wladimira Pegoraro. Cresce respirando l'atmosfera del negozio di famiglia, dove inizia a collaborare già durante gli anni del liceo. Dopo la scomparsa del padre a Vicenza il 25 aprile 1998, lascia gli studi di giurisprudenza al quarto anno per dedicarsi interamente alla gestione del negozio Ralgi.
Con determinazione e spirito di adattamento, Paolo affronta le difficoltà economiche e personali, tra cui i gravi problemi di salute che lo colpiscono nel 2012, costringendolo a sottoporsi a due interventi al cuore "nel 2012, gravi problemi di salute di questi che lo portarono a subire due interventi al cuore resesi necessari per correggere il difetto ereditario che aveva portato alla prematura scomparsa della madre, misero in pericolo ulteriormente il prosegui di un’attività " (dal libro "Ralgi di Ranzato", disponibile su Amazon) .
Nonostante le sfide, riesce a mantenere viva l'eredità di famiglia, trasferendo l'attività in una zona più accessibile del centro storico di Vicenza.
Sposato dal 1987 con Marilisa De Franceschi, insegnante di scuola materna, ha un figlio, Andrea, nato nel 1989.
La sua dedizione e il suo impegno hanno permesso al negozio Ralgi di attraversare momenti difficili, mantenendo intatta la tradizione e l'eleganza che da sempre lo contraddistinguono.
Angelo Ranzato è il padre di Luigi Ranzato Nasce nel 1888 e muore nel 1956. "Angelo è di origini contadine, ma ha studiato e, probabilmente grazie anche all’aver fatto le veci di un ufficiale pluridecorato durante il Primo Conflitto Mondiale " (dal libro "Ralgi di Ranzato", disponibile su Amazon). Uomo di principi solidi, desidera per il figlio un futuro negli studi, ma accetta la sua scelta di intraprendere la strada del lavoro.
La sua figura rappresenta il fondamento morale e il senso del dovere che Luigi porterà avanti nella sua vita personale e professionale.
Nonostante le difficoltà familiari e la malattia che lo colpisce, resta un punto di riferimento saldo per la famiglia.
Giovanni Pegoraro, padre di Wladimira, nasce nel 1899. Combatte nella Prima Guerra Mondiale come "Ragazzo del '99", distinguendosi sul Montello e sul Piave, e viene insignito della Croce di Guerra al Valore. Tuttavia, l'esperienza bellica lo segna profondamente nel corpo e nello spirito"Alla moglie rievocherà spesso il terrore degli assalti, il fatto di affrontarli a diciotto anni sotto l’effetto anestetizzante della grappa e quanto aveva visto, finita la guerra, quando era stato comandato a recuperare le salme disperse ed insepolte sulle montagne" (dal libro "Ralgi di Ranzato", disponibile su Amazon).
La sua fede socialista lo porta a subire la sorveglianza delle autorità fasciste.
Muore prematuramente a soli 35 anni, lasciando la moglie Maria Marcon con cinque figli da crescere.
La sua memoria e i suoi ideali di giustizia sociale rimangono un riferimento importante per la famiglia, in particolare per la primogenita Mira, che ne eredita il senso di responsabilità e la forza d'animo.